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Dal Libro bianco

Pratiche ricorrenti di governo dell’innovazione nelle grandi aziende italiane

28/11/2023
Pratiche ricorrenti di governo dell’innovazione nelle grandi aziende italiane

Il management dell’innovazione, come visto fino a qui, è una disciplina ormai matura, la cui maturazione è avvenuta per successive stratificazioni.

Gartner, boutique di analisti nota soprattutto per le ricerche qualitative condotte secondo le metodologie di indagine “Magic Quadrant” e “Hype Cycle”, ha utilizzato, nel 2021, quest’ultima metodologia di indagine per scattare la fotografia delle tecniche e degli strumenti utilizzati nel management dell’innovazione, in una ricerca chiamata Hype Cycle for Innovation Management Techniques.

Partendo da quest’ultima, abbiamo realizzato un’indagine in Italia per identificare le practiche di innovation management più frequenti nelle eccellenze manageriali italiane.

Nella ricerca condotta da Gartner, dette practiche sono organizzate in cinque ambiti auto-esplicativi che hanno guidato anche l’indagine condotta in Italia: (i) organizing for innovation; (ii) strategy and opportunity identification; (iii) improving the innovation process and culture; (iv) idea generation; (v) evaluation and experimentation.

Dall’indagine è emerso che, lato organizzativo, le aziende si sono dotate prevalentemente di comitati interni di governo dell’innovazione e di innovation center of excellence, ossia unità che fungono da focal point, interno all’azienda, attivabile dalle business line per iniziative specifiche di innovazione.

Largamente diffusa è anche la partecipazione delle aziende agli ecosistemi di innovazione: iniziative che facilitano la collaborazione strutturata tra aziende, mondo della ricerca e/o enti governativi al fine di identificare opportunità comuni di innovazione e sviluppare le relative soluzioni in modo più rapido o diversamente non possibile in forma individuale.

Per quanto riguarda la strategia di innovazione si registra un’attenzione diffusa alla comunicazione, da parte delle aziende, della propria innovazione, in modalità che la rendano di facile comprensione e assimilazione. Obiettivo del racconto è informare, educare e coinvolgere gli stakeholder, sia interni sia esterni.

Per l’identificazione di opportunità di innovazione all’innesco del processo si fa invece ricorso prevalentemente all’utilizzo di data & analytics. Le capacità di raccolta, elaborazione, analisi e interpretazione dei dati diventano dunque competenze chiave per il processo di innovazione.

È inoltre frequente che le aziende agiscano sulla formazione per nutrire una cultura condivisa di innovazione. Questi momenti o programmi di formazione permettono ai discenti di comprendere ed applicare tecniche, strumenti e metodologie di innovazione e di gestione dell’innovazione.

Vengono svolti sia grazie a personale interno qualificato sia in collaborazione con società esterne specializzate.

Gli Standard ISO 56000, pur crescendo in notorietà, sono ancora poco utilizzati in forma sostanziale.

I workshop di innovazione sono infine una pratica diffusa nelle organizzazioni.

Queste sessioni collaborative di lavoro, della durata di alcune ore fino ad alcuni giorni, sono tipicamente finalizzate a raccogliere, discutere, valutare e selezionare idee di innovazione. Vengono utilizzate come principale strumento generativo del processo di innovazione o come strumento di lavoro a complemento di campagne continuative di innovazione (c.d.: idea challenge).

Come intuibile, le aziende che si dotano di idea management tool organizzano anche idea challenge, ovvero chiedono, ad un ampio e variegato numero di stakeholder interni all’organizzazione, idee per risolvere specifici problemi con tempi di apertura della sfida che variano da qualche giorno fino ad alcune settimane.

Da notare che è invece meno scontato che aziende che utilizzano le idea challenge nel processo generativo siano anche dotate di idea management tool.

Per contro, le aziende che decidono di introdurre gli hackathon nel processo generativo sono infine meno inclini a realizzare idea challenge e a ricorrere ad idea management tool.

Nelle organizzazioni dove vengono utilizzati internal pitch event è inoltre frequente trovare gli innovation workshop. Questo è verosimilmente legato al fatto che il pitch event giunge a conclusione di un percorso che si origina in un workshop.

Il design thinking è una pratica entrata nelle maggior parte delle organizzazioni, le quali intendono promuovere una cultura di innovazione basata sull’apprendimento empatico dell’utente e la chiara definizione del problema prima di intraprendere azioni finalizzate alla progettazione della soluzione.

Metodologie di design thinking sono in particolar modo utilizzate nelle organizzazioni con modelli organizzativi da innovation center of excellence, dove quindi una unità organizzativa funge da focal point di innovazione interno all’azienda attivabile dalle business line funzionalmente separate.

E' utile evidenziare la correlazione tra la presenza di corporate incubator e il ricorso alla pratica di scenario planning.

Ciò è spiegabile in quanto il corporate incubator, acceleratore di nuove venture guidato dall’azienda per far nascere e crescere nuove entità fondate su modelli di business distanti da quello aziendale, nasca in contesti organizzativi dove è matura una cultura votata a comprendere la disruption e adattare di conseguenza la strategia.

Infine, la comunicazione dell’innovazione è una pratica rilevante in tutti i modelli organizzativi di governo dell’innovazione. Interessante però è vedere che le aziende che riconoscono maggiormente il valore della comunicazione interna ed esterna dell’innovazione siano quelle che si sono dotate di innovation lab aziendali o che partecipano ad innovation hub.

Tutte le statistiche qui presentate sulle pratiche ricorrenti di governo dell’innovazione nelle grandi aziende italiane sono estratte dal Libro Bianco dell'Innovation Management (edizione 2023) dove sono trattati i principali temi di gestione dell'innovazione dell'anno.

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