Innovazione organizzativa è un termine che si presta ad una disambiguazione.
Il termine può infatti riferirsi innanzitutto ad innovazioni che l’azienda attua per trasformare il proprio modello organizzativo.
In questa accezione del termine è dunque innovazione organizzativa la ristrutturazione dei processi organizzativi e di ruoli e responsabilità manageriali, fino all’introduzione di paradigmi organizzativi dirompenti quali, ad esempio, l’olocrazia.
Come breve inciso a rafforzamento di questa prima accezione dell’innovazione organizzativa, l’olocrazia è sistema organizzativo di governance nel quale l'autorità e le decisioni sono distribuiti a gruppi auto-organizzati anziché fissati in una gerarchia di tipo manageriale.
In questa accezione l’innovazione è dunque di tipo organizzativo, così classificata per la sua natura. Diversamente, l’azienda potrebbe invece attuare una innovazione che riguarda il prodotto, piuttosto che i processi operativi. Questi sono i più comuni esempi di classificazione dell’innovazione.
La seconda accezione del termine innovazione organizzativa, quella che trova qui approfondimento, riferisce alla capacità dell’azienda di governare la propria capacità di innovare perché dotata dell’organizzazione per farlo.
In questa accezione del termine, l’innovazione organizzativa la fa l’azienda in cui l’innovazione non è esclusivamente appannaggio del dipartimento di ricerca e sviluppo, ma in cui tutta l’organizzazione è coinvolta nell’innovare ed esistono ruoli, responsabilità e processi che l’azienda segue per farlo.
In questo contesto, innovazione organizzativa riferisce all’ampiezza di approccio all’innovazione, che dunque coinvolge l’intera organizzazione.
A questa seconda accezione, che trova qui approfondimento, è probabilmente più opportuno riferirsi parlando di innovazione in modo organizzato, o innovazione strutturata, piuttosto che di innovazione organizzativa.
Per quanto detto fino ad ora, l’azienda che abbraccia questo tipo di approccio di innovazione strutturata fa il passo giusto per innovare la propria organizzazione al fine di produrre con continuità innovazioni, siano esse di prodotto, di processo o di altra natura.
L’innovazione organizzata va dunque intesa come la via preferenziale per assicurarsi un futuro competitivo, sia nel breve sia nel medio-lungo periodo.
L’importanza di questo approccio strutturato all’innovazione ha portato le aziende a sperimentare, negli ultimi decenni, diversi modelli per integrare l’approccio nell’organizzazione.
Nel recente passato, anche grazie alla lunga sperimentazione sul campo, l’International Organization for Standardization ha sviluppato e pubblicato la guida alle best practice internazionali di gestione dell’innovazione, raccolte nella serie di Standard ISO 56000.
Cuore pulsante della serie è lo Standard ISO 56002, che definisce le linee guida internazionali per dotare l’organizzazione dell’assetto più efficace per innovare.
Un efficace sistema per gestire dell’innovazione, come delineato nelle linee guida ISO 56002, richiede implicitamente che l’azienda attui una innovazione organizzativa perché, per gestire l’innovazione, l’azienda deve evolvere il proprio assetto organizzativo per introdurre ruoli, responsabilità e processi dedicati a gestirla.
Innovare dunque il proprio assetto organizzativo per fare sì che l’azienda diventi “capace” di innovare e che l’innovazione non sia il solo risultato di opportunità colte occasionalmente. E, come detto, le linee guida internazionalmente riconosciute per dotarsi dell’assetto più efficace per innovare sono contenute nello Standard ISO 56002.
La nostra academy è stata la prima in Italia a cogliere questa esigenza manageriale ed è tutt’ora leader in materia, potendo contare sulla profonda conoscenza della standardizzazione internazionale e su più di un decennio di esperienza sul campo al fianco di aziende di varia dimensione e provenienza settoriale.
Le linee guida ISO 56002 operano con la finalità di dotare l’azienda dei seguenti elementi organizzativi, ritenuti l’architettura portante per la gestione efficace dell’innovazione.
Le linee guida sviluppano chiaramente ciascun tema e propongono uno schema di riferimento per raggiungere questi obiettivi organizzativi, lasciando come necessario ampio spazio al management per attuarle nel modo più consono alla realtà aziendale.
Ruolo centrale per dotare l’azienda dei paradigmi ISO 56002 lo rivestono tutte le persone dell’organizzazione, sia la Direzione Aziendale, chiamata a guidare in prima linea il percorso evolutivo, sia tutte le persone, chiamate a partecipare attivamente al percorso.
Queste ultime sono difatti il vero motore dell’innovazione in azienda, perché con la propria capacità e la propria volontà attuano la strategia di innovazione in progettualità concrete che permetteranno all’azienda di evolvere.
Come in tutti i processi di cambiamento, però, le persone hanno bisogno di sentire la forte volontà e il forte impegno della Direzione Aziendale nell’intraprendere il percorso.
Fare i passi giusti per attuare questa innovazione organizzativa finalizzata ad innovare in modo sistematico è infine il nodo su cui lavorare.
Le linee guida ISO 56002 per gestire in modo strutturato e strutturale l’innovazione richiedono una evoluzione importante da parte dell’azienda. Evoluzione che deve avvenire nel corso del tempo, grazie ad un percorso pensato ad hoc sulle specificità dell’azienda.
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Il Master è il percorso d'eccellenza di gestione dell’innovazione, con un taglio fortemente operativo, dal disegno del modello di governo dell’innovazione alla gestione della proprietà intellettuale e della conoscenza, seguendo ove presente la standardizzazione internazionale ISO 56000.